L’arbitraggio è la pratica di acquistare e vendere i differenziali tra valutazioni di mercato tra asset quotati su diversi mercati, o tra due asset fortemente intrecciati tra loro. Esempi di arbitraggio possono verificarsi nei seguenti casi:
- Titoli (o indici di titoli) e controparti in titoli futures (o indici di titoli futures).
- Lo stesso titolo quotato su vari mercati, ad esempio il titolo di una compagnia europea quotato su una borsa americana come ADR (American Depository Receipt).
- Una materia prima come l’oro può essere scambiata sui mercati di materie prime come il CME o sul mercato dei futures.
Ad esempio, un indice è scambiato come asset futures o come indice individuale. Se guardate alle piattaforme di broker che usano la piattaforma white label SpotOption, vedrete che, quasi tutti gli indici quotati, sono scambiati come indici o futures; dunque, mentre un indice come il Dow Jones è scambiato solo a certe ore del giorno (di solito dall’1,30 alle 7,30 GMT), il futures corrispondente è scambiato per un perido più lungo. I trader possono scambiare contratti arbitrage su questi asset.
Il principio che sta dietro l’arbitraggio è che ci sono momenti in cui i prezzi di un asset quotato su un mercato possono rimanere indietro rispetto al prezzo dello stesso asset in un altro mercato. Dopo qualche tempo i mercati copriranno la differenza e l’asset divergente sarà, alla fine, rimesso in pari con il suo compagno in termini di valore. Essendo in grado di riconoscere periodi di differenza di prezzo, il trader può sfruttare le mosse che il mercato compierà per rimettere l’asset rimasto indietro a pari con quello alla guida. Vediamo un esempio di indice Dow Jones e futures Dow Jones. Un evento come il Non-Farm Payrolls report, rilasciato ogni primo venerdì del mese all’1,15 GMT, colpisce il futures Dow Jones istantaneamente ma, poiché l’indice stesso non apre prima dell’1,30 GMT, vediamo un divario, che sarà coperto non appena l’indice aprirà gli affari.
Non deve sempre trattarsi dell’asset quotato su varie piazze; potrebbe anche trattarsi di titoli direttamente collegate tra loro, come materie prime e valute di materie prime; vediamo ad esempio come il dollaro statunitense ed il prezzo del petrolio siano inversamente proporzionali e, dunque, ci si aspetta che il valore dell’EURUSD aumenti quando il prezzo del petrolio aumenta, di conseguenza all’influenza inversa del dollaro statunitense su quella coppia di valute. In maniera simile, l’aumento di prezzo del greggio vedrà un crollo dell’USDCAD, a riflettere la relazione inversa tra petrolio grezzo e USD e la relazione diretta tra petrolio e dollaro canadese (la valuta della seconda nazione al mondo per riserve petrolifere). C’è solitamente un fattore lag in gioco. Se dunque un trader vede grandi movimenti sul prezzo del greggio, potrà decidere di dar via ad un arbitrage di opzioni binarie sulla coppia di valute, a seconda della direzione della mossa. Per realizzare un arbitraggio, il trader dovrebbe sempre ricordare che opportunità simili si creano costantemente; ciò che importa è identificarle. In più, il divario nella valutazione del mercato è un fenomeno temporaneo, che può durare qualche minuto, dunque, la velocità d’esecuzione è essenziale nel decidere che mossa fare.