Le operazioni di arbitraggio consistono nel comprare e vendere i differenziali tra valutazioni di mercato di beni quotati su mercati differenti, o tra due beni strettamente correlati. Esempi di arbitraggio possono essere notati nei seguenti casi:
- Azioni (o indice azionistico) e le loro rispettive futures (o indice azionistico di futures).
- La medesima azione, quotata su differenti mercati azionistici. Ne è un esempio l’azione di un’azienda europea quotata sul mercato americano come American Depository Receipt (ADR).
- Una merce come l’oro può essere quotata sul mercato merci (come nel caso del Chicago Mercantile Exchange) e nel mercato delle futures.
Per esempio, un indice azionistico è commerciato sia come futures che come bene individuale. Se osservate le piattaforme dei broker che usano la piattaforma commerciale white-label SpotOption noterete che quasi tutti gli indici azionistici elencati sulla piattaforma sono commerciati sia come come indici che come futures. Quindi, mentre un indice come il Dow Jones è commerciato solo a determinati orari (solitamente tra l’1.30 e le 7.30 GMT), il futures Dow Jones è commerciabile per un arco di tempo più esteso. I trader possono pertanto operare con contratti di arbitraggio su questi beni.
Il principio dietro l’arbitraggio è che ci sono momenti in cui il prezzo di un bene quotato su un mercato può risultare essere inferiore al prezzo dello stesso bene su un altro mercato. Dopo qualche tempo i mercati copriranno la differenza nella valutazione e il bene in questione recupererà sulla sua controparte in termini di valore azionistico. Se si è in grado di individuare questi momenti in cui il prezzo varia, si può ottenere un profitto dal movimento di mercato che avverrà quando il bene in ritardo sul prezzo raggiungerà la sua controparte. Un evento finanziario quale il rapporto sui salari del settore manifatturiero, divulgato all’1.15 GMT ogni primo venerdì del mese, avrà un impatto istantaneo sul futures Dow Jones, ma poiché l’indice stesso non apre prima dell’1.30 GMT è possibile notare un differenziale che sarà coperto non appena l’indice si apre al mercato.
Non deve necessariamente trattarsi dello stesso bene quotato in forme diverse. Può trattarsi di titoli legati da una forte correlazione come alcune merci e la valuta per esse utilizzata. Ad esempio c’è una relazione inversamente proporzionale tra il prezzo del petrolio grezzo e il valore del dollaro americano. Quindi ci si può aspettare una crescita nel valore del rapporto EUR/USD quando il prezzo del petrolio sale, quale risultato di questa relazione inversa con il dollaro che è presente in questa coppia di valute. Allo stesso modo la crescita del prezzo del grezzo provocherà una caduta del rapporto USD/CAD, sempre in riflesso alla relazione inversa tra petrolio grezzo e USD e alla relazione diretta tra petrolio grezzo e dollaro canadese (che è la moneta del paese con la seconda riserva al mondo di petrolio). C’è solitamente un differenziale in gioco, pertanto se un trader nota grossi movimenti nel grezzo può decidere di operare un arbitraggio con le opzioni binarie sulla coppia che coinvolge la valuta legata alla merce, a seconda della direzione del movimento.
Per poter effettuare un arbitraggio con le opzioni binarie, i trader devono tenere sempre bene a mente che tali opportunità capitano di continuo, si tratta solo di saper riconoscere quali sono le possibilità che si presentano. Inoltre il differenziale nelle valutazioni di mercato è un fenomeno temporaneo che talvolta dura solo pochi minuti e quindi la velocità d’azione è della massima importanza nel prendere la decisione opportuna.